|
ArcAdiA >
Tipologia di Documenti >
T - Tesi di dottorato >
Please use this identifier to cite or link to this item:
http://hdl.handle.net/2307/571
|
Title: | La responsabilita' civile per danni derivanti dall'impiego dell'energia nucleare |
Authors: | Baini, Valentina |
Tutor: | Moscati, Enrico |
Issue Date: | 26-Mar-2010 |
Publisher: | Università degli studi Roma Tre |
Abstract: | La ricerca mette in luce le peculiarità della figura della responsabilità dell’esercente
nucleare, quali emergono in particolar modo dalla disciplina internazionale,
evidenziando come la specificità del rischio nucleare refluisce su tale figura di
responsabilità come del resto sull’insieme delle norme che disciplinano le attività
connesse all’impiego pacifico della fonte nucleare. Nel delineare il contesto in cui la
disciplina speciale in tema di responsabilità per danno nucleare si inserisce, si evidenzia
la centralità attribuita all’istanza dell’uniformazione delle regole che governano le
attività nucleari, e ciò sempre in considerazione della peculiarità del rischio che le stesse
comportano che, si dice, è silente ed in grado di produrre danni che non hanno confini
nel tempo e nello spazio. L’esigenza di armonizzare è peraltro avvertita anche a livello
comunitario, dove non sono mancate le iniziative in materia. Tale esigenza nasce dalla
constatazione del parziale insuccesso delle iniziative internazionali intese alla creazione
di un regime integrato in tema di responsabilità civile nucleare, le quali ancora non
riescono ad attrarre stati che nel mondo hanno un rilevante peso nucleare. Anche
l’analisi dei tratti salienti delle principali convenzioni che disciplinano la materia mette
in luce come nonostante l’aspirazione alla universalità, le stesse tuttavia conservino una
valenza ancora territoriale che quell’aspirazione contrasta, ma che pare inevitabile
anche dopo le revisioni delle Convenzioni di Vienna e di Parigi. D’altra parte stentano a
decollare le iniziative rivolte ad abbattere definitivamente il limite del territorio come
luogo in cui il danno deve essere subito per poter essere considerato risarcibile.
In questa cornice si dà spazio al profilo comparatistico, attraverso un confronto con le
soluzioni, talora alternative, adottate in altri ordinamenti (in particolare quello
statunitense) che hanno accolto un regime speciale di responsabilità per il danno
nucleare. Si passa all’esame della disciplina federale degli Stati Uniti in materia di
risarcimento del danno nucleare che implementa principi simili a quelli fondamentali
incorporati nelle due convenzioni principali, fatta eccezione per il modello di
canalizzazione prescelto, che è quello della canalizzazione economica. L’analisi del
sistema statunitense diviene il pretesto per esaminare il rapporto tra regime speciale in
materia di responsabilità civile nucleare, come emerge dalle Convenzioni di Vienna e
Parigi, e le regole generali in punto di responsabilità, che si gioca tutto sulla nozione di
danno nucleare risarcibile. Si rileva come le differenti soluzioni (canalizzazione
economica vs. canalizzazione giuridica) incidono sulla relazione tra disciplina speciale e
torts, ponendo il problema della esclusività del regime speciale, che invero sembra
dover convivere con le regole generali in materia di responsabilità civile, pur avendo il
danno caratteristiche “nucleari”.
Quanto alla canalizzazione giuridica, criterio di imputazione legale della responsabilità
nucleare secondo le Convenzioni di Vienna e Parigi, essa imprime alla figura della
responsabilità dell’esercente una connotazione tutta particolare che assieme alla
considerazione di altre sue specifiche caratteristiche hanno condotto ad avvicinarla
(assimilarla) all’assicurazione. La riflessione sulla figura della responsabilità nucleare
nel sistema della responsabilità civile ruota attorno alla critica alla prospettiva che
ricostruisce la prima come assicurazione, della quale si cerca il superamento attraverso
l’individuazione di un criterio che, venendo a dare sostanza alla canalizzazione,
consenta di ricostruire la figura de qua come responsabilità, emancipandola dalla logica
che non può che essere solamente descrittiva che la assimila alla assicurazione. Si
propone quindi una ricostruzione della responsabilità civile nucleare come funzione, sì,
delle ragioni di opportunità che al tempo ne orientarono l’elaborazione, ma anche come
figura di responsabilità oggettiva che ritrova la sua logica ed il suo fondamento nella
capacità del soggetto che viene fatto responsabile di fare fronte, rispetto agli altri
possibili responsabili, in maniera più economica e più efficiente al danno. Così
ricostruita la figura della responsabilità nucleare, si passa all’analisi dei profili della
responsabilità civile nucleare nell’era del decommissioning e all’esame dei recentissimi
sviluppi della normativa nazionale in materia nucleare relativi alla ridefinizione del
modello organizzativo per la ripartenza dell’industria atomica italiana. ...more |
URI: | http://hdl.handle.net/2307/571 |
Appears in Collections: | X_Dipartimento di Diritto Europeo. Studi Giuridici nella dimensione nazionale, europea, internazionale T - Tesi di dottorato
|
Files in This Item:
File |
Description |
Size | Format |
V_Baini_Resp_Civ_Nucleare_def.pdf | | 1.25 MB | Adobe PDF | | |
|
This item is protected by original copyright
|
Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.
|